Reseña de L'arte Di Perdere Peso Di Mario Fortunato, (1) Ovvero Il Paradigma Dell'esilio in Eta Contemporanea (Article in Italian)

L'arte Di Perdere Peso Di Mario Fortunato, (1) Ovvero Il Paradigma Dell'esilio in Eta Contemporanea (Article in Italian) de Annali d'Italianistica Resumen del Libro

In "L'arte di perdere peso di Mario Fortunato, ovvero il paradigma dell'esilio in eta contemporanea," Laura Rorato seeks to situate the notion of exile within a post-modern context. Whereas historically the notion of exile has unfolded in its constant reference to an origin, in postmodern literature, after the loss of a master narrative and faith in history, exile seems to lack its referent to an origin. Consequently, exile becomes a permanent existential condition wherein the "I" and the "Other" seem to coincide, and the traditional dichotomy between home and foreign land is taken over by that between body and mind. In Fortunato's novel, its characters' maniacal attention to the body represents their attempt at overcoming this body-soul dichotomy in an effort to re-establish order where chaos has taken over. In reality, Laura Rorato concludes, in order to transcend exile's condition one must accept one's precariousness and all things' mortality, thereby learning how to look at the world from a different perspective; or, as Calvino (to whom Fortunato refers) teaches us, one must learn "the art of losing weight." Il presente lavoro intende illustrare come il concetto di esilio in eta moderna e postmoderna smetta di avere connotazioni regionali o territoriali precise per diventare simbolo della condizione umana (Brooke-Rose 12). Come sostiene Celati in Finzioni occidentali, il dramma dell'uomo contemporaneo e quello di essere senza origini, consapevole che "nessuna identita va bene, nessuna interiorita o origine ci appartiene (semmai: noi apparteniamo all'indifferenziato terreno di ogni origine, come le cose e le piante)" (Celati, Finzioni occidentali 207). Sempre secondo Celati, si tratta di una condizione che puo essere sintetizzata attraverso il principio della differenza, la poetica archeologica e l'effetto letterario dello straniamento che, portandoci costantemente su un "terreno estraneo", ci costringono finalmente a fare i conti con l'esistenza dell'altro (Finzioni 197). Ed e proprio questo scendere a patti con l'altro, espresso essenzialmente tramite la metafora della malattia o dell'omosessualita, che ci aiuta a comprendere il significato dell'esilio in L'arte di perdere peso.

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